Tab Article
Il volume nasce con l'intento di analizzare alcuni testi nei quali il motivo dello sguardo si intreccia a quello della seduzione, attraverso una serie di nessi che imprimono all'agire dei personaggi, e alla vicenda stessa, un decorso obbligato. Seduttori e sedotti sono perlopiù accomunati dalla progressiva incapacità di percepire concretamente la realtà circostante: così, essi, in occasione dell'atto seduttivo, tendono ad indossare una maschera simbolica che, però, ne confonde l'identità concorrendo ad offuscare ulteriormente il loro sguardo, e a vanificare, al tempo stesso, qualunque tentativo di attenuare gli effetti ammaliatori conseguenti alle liturgie affascinatrici. Da Verga a Tozzi, attraversando D'Annunzio, Deledda e Pirandello, si snoda la ricerca di costanti e variazioni di questi temi, peraltro molto diffusi nell'ambito della produzione letteraria otto-novecentesca, pure contraddistinta dall'attenzione, sempre meno episodica a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, che gli artisti dedicano all'atto del vedere e alle relative implicazione.